La chiesa fu costruita nel 1163 e in origine dedicata a S. Matteo del Pendolo (il Pendolo è il nome del canale che trasporta acqua dalla sorgente in località Sambuco fino ai terrazzamenti della zona) fino al 1727, ma già nel 1733 è chiamata S. Maria delle Grazie; la struttura è a tre navate, divise da due archi a tutto sesto per lato, sostenuti da colonne con capitelli di spoglio, triabsidata (all’esterno le absidi sono isolate da due profondi nicchioni), con transetto sottolineato da un gradino.
Le navate sono coperte da volte a crociera a sesto acuto, estradossate ed illuminate da finestre monofore.
Si trova anche in questa chiesa il motivo delle due colonnine che incorniciano l’abside centrale, che secondo alcuni studiosi è da ricondurre all’arte islamica.
Le uniche tracce di affresco si notano nel piccolo locale adiacente all’ingresso e raffigurano l’ Agnus Dei, la Madonna che allatta e San Cosma.
La sacrestia è un ambiente parallelo alla navata destra, leggermente absidato, con copertura a botte.
Il campanile è a due registri con volta estradossata nella cella campanaria. Un portico con volta a crociera precede la chiesa.
L’abside della navata destra contiene lo stipo di legno con l’ottocentesca statua della Madonna con il Bambino.