Si dice che questa chiesa sia sorta insieme all’annesso complesso conventuale francescano quando il Santo d’Assisi passò per Amalfi e Ravello e, quindi, risalirebbe al XIII secolo.

Si struttura in una sola navata con la zona del presbiterio, molto articolata e  divisa in tre parti: la prima antistante il transetto vero e proprio, limitata da un gradino verso l’aula assembleare e da una balaustra di marmo nella zona a monte; la seconda tra balaustra e l’altare maggiore, in marmo, sotto il quale si venera l’urna con il corpo del Beato Bonaventura da Potenza (1651-1711); la terza tra l’altare e la parete di fondo che crea un’abside quadrata, dove trova posto il coro ligneo.

Due altari per lato decorano la navata e mostrano tele che riproducono il “Miracolo di S. Chiara”, l’“Incoronazione di S. Giuseppe”, la “Pietà” e la “Madonna del Rosario”; mentre altri due altari affrontati contengono la statua dell’Immacolata, a destra, e quella di S. Antonio, a sinistra nella zona del transetto più vicina a quella riservata all’assemblea.

Nell’area presbiteriale  vera e propria sono posizionate sui due lati quattro tavole con i miracoli del Beato Bonaventura, mentre sulla parete dell’abside una grande tela riproduce l’incontro di S. Francesco con il Papa.

Sul lato sinistro della chiesa si apre il Memoriale del Beato, qui venerato, che raccoglie oggetti appartenuti al Beato e dell’antico arredo della chiesa.

Accanto alla chiesa si apre il chiostro quadrato,con bifore e vani luce di disegno barocco; il campanile, a tre piani e a pianta quadrata, accoglie nella parte sommitale un orologio.

La parte del convento accoglie un’importante biblioteca, aperta al pubblico, ricca di testi di ogni epoca.