Si tratta di una struttura a navata unica, che ha mostrato tutto il suo splendore in seguito ai lavori di restauro del vicino Duomo e datata nell’impianto al XIV secolo e nel rifacimento barocco al XVIII.

E’ costituita da un’aula terminante con un’abside coperta dal rifacimento  barocco costituito da una calotta con unghie di crociera costolonate e  da ovali in stucco con una monofora centrale che si apre sulla monofora dell’abside più antica. La copertura del vano è affidata a volte a crociera con costolonature; il pavimento, invece, in cotto smaltato, risale al 1860 ed è di derivazione vietrese (riproduce motivi geometrici).

Sull’ingresso una struttura in muratura viene interpretata come un coro.

La Chiesa sicuramente è da collegare con la struttura vicina che, sebbene inglobata nell’edificio del Duomo, ha rivelato una sua autonomia grazie alla presenza di un’antica strada, la cui memoria è in un documento dell’Archivio Vescovile Ravellese, e che mostra una decorazione simile a quella del Duomo e di Villa Rufolo. Tale struttura può essere interpretata come la Curia civile, sede dell’amministrazione Normanna quando fu stabilito per Ravello uno startigoto autonomo. In questo caso la Chiesa del Corpo di Cristo potrebbe essere la cappella annessa alla Curia e quindi il cosiddetto “coro” sarebbe la parte riservata da dove seguire le liturgie.