La progettazione dell’Auditorium Oscar Niemeyer inizia nel 2000, quando l’architetto brasiliano Oscar Niemeyer offre alla città un progetto di una struttura che univa la funzione di accogliere concerti ad una forma architettonica che attraverso la linea curva riprendesse il profilo della costa. Inaugurato nel gennaio del 2010, d’inverno accoglie concerti e spettacoli che, attirando molti spettatori, non potrebbero realizzarsi in altri luoghi, disponendo di circa 400 posti, e negli ultimi due anni anche l’interessante iniziativa di sala cinematografica nei fine settimana. Per meglio comprendere l’idea dell’Auditorium, basta leggere quello che Niemeyer scrisse accompagnando i disegni:
“Iniziando i disegni del progetto, ho subito sentito che questa non era un’opera facile da progettare. Il terreno irregolare, stretto, con una inclinazione trasversale molto accentuata. Di qui l’iniziativa di far costruire un plastico, desideroso di definire in condizioni poco favorevoli – i piani forniti erano troppo piccoli – la conformazione naturale del terreno.
Non pensavo affatto a un’opera costosa che potesse implicare dei movimenti di terra non necessari e perciò ho assunto come punto di partenza la decisione di localizzare il parterre esattamente secondo l’inclinazione data.
E il progetto ha cominciato a sorgere. L’ingresso dell’Auditorium, un grande salone aperto sul paesaggio, un muro curvo e basso che crea il palcoscenico, il parterre, il mezzanino e la cabina di proiezione. Un muro doppio servirà d’accesso grazie a una scala proiettata in esso, ai servizi sanitari e, a un livello più basso, all’ambiente per le macchine dell’aria condizionata, che utilizzerà per l’inalazione gli spazi vuoti esterni.
Con questa soluzione ho preservato il volume progettato, in modo da evitare divisioni alte che avrebbero potuto comprometterlo.
Sono ritornato al plastico e ho costatato che l’entrata dell’Auditorium doveva essere più protetta, ampliando la sua copertura in forma spettacolare, il che ha conferito al progetto un aspetto nuovo, capace di creare la sorpresa desiderata. In seguito, analizzando l’insieme, ho verificato che la posizione dell’edificio in rapporto alle strade circostanti non permettevano ai passanti di avere una veduta più completa della sua architettura. E, allora, ho disegnato la piazza, stretta, che, io credo, arricchita da questo panorama magnifico, potrebbe costituire, indipendentemente dall’Auditorium, un luogo di particolare interesse. Al di sotto di questo sarà costruito il parking con una capacità di 100 vetture – una relazione corretta, se si considera un auditorium di 500 posti.
E io mi metto a immaginare, soddisfatto, questa piazza costruita, degna – forse – della città di Ravello, una delle più belle d’Italia”. (Da Fondazione Ravello AUDITORIUM OSCAR NIEMEYER RAVELLO, Ravello 2010)