Sulla strada che immette alla piazza principale di Ravello si possono vedere le rovine del palazzo di questa nobile famiglia ravellese, che spesso vengono confuse con i resti di qualche acquedotto o di una porta di accesso alla città. Le strutture sopravvissute al tempo e alle manomissioni (le due grandi arcate che coprono la strada non sono gli unici interventi operati sulle strutture in epoca moderna) permettono di ricostruire a grandi linee i caratteri della costruzione originaria.
La struttura era a più piani ed era molto esteso tanto da giungere fino all’attuale Via Roma. Gli ambienti dovevano essere coperti da volte a crociera, di cui si notano gli innesti soprattutto nella zona di quello che doveva esserci il salone centrale.
Le caratteristiche architettoniche datano le strutture all’XI-XII secolo.