Il 27 luglio è per Ravello il giorno più importante dell’anno perché si festeggia il Santo Patrono, San Pantaleone. Medico di Nicomedia, morto martire nel 305 d. C., durante una delle più dure persecuzioni contro i Cristiani, è accomunato al Patrono della città di Napoli, San Gennaro, per il prodigio con cui ogni anno sottolinea il suo patrocinio alla città. Nel Duomo, dedicato a Santa Maria Assunta, nella cappella che occupa dal 1643 l’abside sinistra del presbiterio, è conservata, infatti, l’ampolla che contiene il sangue del martire che ogni anno nel periodo che precede il 27 luglio, giorno del martirio, si liquefa assumendo la colorazione rosso viva, tipica del sangue appena sgorgato. La reliquia, portata a Ravello in epoca medievale, è conservata in una nicchia protetta da grate perché l’ampolla non può essere toccata a causa dell’emanazione di una scomunica, resasi necessaria a causa della disinvoltura con cui i vescovi del passato regalavano a chi veniva a Ravello parte del sangue. Il giorno della festa, che inizia con il suono della campana a festa del Duomo, è scandito dalla presenza di una banda musicale, che viene scelta tra le più quotate in Italia meridionale, dove la tradizione è molto forte, e che percorre in mattinata e nel pomeriggio le strade del paese suonando le più famose marce del repertorio bandistico. Dopo la conclusione della messa solenne della mattinata, la musica diventa protagonista della piazza e in un angolo all’ombra dei pini, gli orchestrali eseguono arie d’opera per la gioia anche dei turisti di passaggio. Anche il pranzo ha le sue pietanze fisse, tra cui spicca il pollo con i peperoni. Il pomeriggio, invece, è tutto dedicato alla preparazione della processione della statua del Santo per le vie del paese e al conclusivo spettacolo pirotecnico. Naturalmente la festa non può concludersi se non con la musica: quella della banda che torna a suonare sulla piazza su un palco che riproduce una delle tante terrazze che si affacciano sul mare con un bel pergolato e quella della campana del Duomo che con un rintocco a festa chiude la giornata di festeggiamenti.
A San Pantaleone è dedicata anche un’altra festa, quella della terza domenica di maggio, che ricorda la traslazione della reliquia del Santo dalla zona dell’altare maggiore alla cappella che fu fatta costruire per accoglierla non esponendola al rischio di una caduta dalla nicchia dove era stata contenuta fino alla costruzione della cappella. Questa festa, anche se in tono minore, riprende i momento essenziali di quella di luglio con una caratteristica in più: la fiera degli animali e degli attrezzi per l’agricoltura. Anche dai paesi vicini ci si reca a Ravello a comprare quegli animali (maiali, galline, anatre ecc.) che andranno ad arricchire l’allevamento domestico.